Enrico Comba (Pinerolo, 26 agosto 1956 – Saluzzo, 17 aprile 2020) è stato un antropologo e storico delle religioni, professore di antropologia delle religioni all’Università degli Studi di Torino, Direttore del Civico Museo di Archeologia e Antropologia di Pinerolo e co-Direttore della Missione archeo-antropologica del CeSMAP/UniTO in Ecuador.
Lo conoscemmo quando, giovane studente universitario, si era presentato al CeSMAP, Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica, con l’intenzione di collaborare, specie nelle ricerche campali di Arte Rupestre nelle Alpi Occidentali. Poi si era impiegato presso la Biblioteca Civica “Alliaudi” di Pinerolo mentre proseguiva gli studi. Enrico Comba si è laureato il 12 marzo 1982 in Lettere, dove si era immatricolato il 18-9-1975, con la tesi di laurea: “La danza del sole. Struttura simbolica e continuità religiosa in un rituale degli Indiani delle pianure del Nord America”; Relatore Prof. Giovanni Filoramo. Dopo aver conseguito la laurea, perfezionò la sua formazione culturale con i Professori Francesco Remotti, per l’Antropologia, e Giovanni Filoramo per la Storia delle Religioni, due discipline, queste, ritenute incompatibili e che invece Comba ha cercato di associare, riconoscendo l’importanza degli studi di Claude Lévi-Strauss, il grande antropologo-filosofo che nel Novecento ha ampliato l’orizzonte dell’antropologia elevandola a studio delle strutture linguistiche e mentali degli uomini nelle diverse società. Tuttavia Comba dichiarava ormai non più proponibile lo strutturalismo di Lévi-Strauss come metodo d’indagine antropologica, avvicinandosi al metodo antropologico-sociale di Evans Pritchard e di Michael Singleton; quest’ultimo antropologo belga dell’Università di Louven è diventato un amico del CeSMAP, venendo a Pinerolo ed a Torino per conferenze e seminari.
Comba ha dedicato i suoi studi all’analisi dei sistemi religiosi e in particolare delle credenze mitologiche dei popoli nativi nordamericani che ha fatto anche oggetto di ricerche effettuate sul campo negli Stati Uniti. Con il CeSMAP e con Dario Seglie si è recato per studi negli States e, con l’aiuto di Herman Bender, Direttore dell’Anwakan Center di Fond-du-Lac, Wisconsin, è stato in contatto con esponenti delle tribù indiane Lakota. Nelle ritualità dei nativi Comba ha scoperto le convinzioni che queste popolazioni hanno di uno scambio tra mondo umano e mondo della natura, tale che «la distinzione tra esseri umani ed esseri animali tende a sparire», aprendo un filone di studi di Antropologia della Natura.
In particolare Enrico Comba si è occupato anche di sciamanismo e dell’esperienza sciamanica, diventando un’autorità in materia a livello internazionale, individuandone una categoria antropologica e storico-religiosa fondata sulla concezione dello sciamano come «”mediatore di conoscenza” in grado di percepire le cose che sono oltre l’ordinario e dalle quali gli derivano potere e autorità.» In particolare, in una missione in Siberia nell’ambito di un Congresso internazionale dell’IFRAO presso l’Università di Kemerovo, negli anni ‘990, i partecipanti del CeSMAP (Enrico Comba, Daniele Seglie e Dario Seglie) dedicarono un mese di studi con gli studiosi russi nell’immensa regione stepposa compresa tra i fiumi Ob e Yenisei che scendono dalla catena dell’Altai. In queste terre vivono molte popolazioni che conservano la tradizione sciamanica, oltre a presentare eccezionali siti e complessi di arte rupestre preistorica che furono l’oggetto di una importante mostra a Pinerolo, poi riallestita al Museo Archeologico di Bergamo.
Pinerolo, Chiesa di S. Agostino – Mostra MITI E RITI DELL’ORSO – Sciamani e Animali Sacri dell’Eurasia . dal 30/8 al 29/11/2009. (da sin.) Il Prof. Enrico Comba, il Prof. Dario Seglie, col Sindaco di Pinerolo Dr. Paolo Covato, inaugurano la Mostra.
Il Prof. Enrico Comba da diversi anni era subentrato al Prof. Dario Seglie quale Direttore del Civico Museo di Archeologia e Antropologia di Pinerolo, esercitando il suo ruolo con passione e con le capacità di un esimio antropologo, riconosciuto ed apprezzato a livello internazionale.
Il prof. Enrico Comba, dal 2014 al 2019 è stato Direttore della Missione Archeo-Antropologica in Ecuador del CeSMAP e dell’Università degli Studi di Torino con il contributo del MAE (Ministero degli Affari Esteri – Ambasciata d’Italia a Quito), Coordinatrice Rosita Chiurazzi Morales. Sotto la sua attenta guida in un primo periodo le ricerche si sono focalizzate sullo studio dell’arte rupestre della provincia di Loja nel Sud dell’Ecuador. I risultati sono stati divulgati in Italia grazie alla mostra “Le Terre del Colibrì. Arte Rupestre e Genti dell’Ecuador” (Pinerolo, 12 novembre 2016-19 febbraio 2017, Chiesa di S. Agostino) e in Ecuador grazie alla mostra “Patrimonio Rupestre y Creación Artistica” organizzata dall’UTPL (Universidad Técnica Particular) di Loja in accordo con il Ministero di Cultura e Patrimonio dell’Ecuador.
Pinerolo, sede CeSMAP, Luglio 2012 – Si elebora il Progetto internazionale Italia – Ecuador. da sin.: Enrico Comba, Referente scientifico; Roberto Seglie, Segretario Generale; Gianni Piccato, MAE-Ministero Affari Esteri, Ambasciatore d’Italia a Quito, Ecuador; Dario Seglie, Direttore del CeSMAP e della Missione; Rosina Chiurazzi Morales, referente della Missione in Ecuador.
Un secondo filone di ricerche è stato quello sui Raymikuna, antiche feste inca legate al calendario agricolo, oggi recuperate e rielaborate dai Saraguro, popolo indigeno di lingua kichwa. Le ricerche sul campo, che hanno tenuto conto delle implicazioni sociali, politiche e religiose, si sono svolte durante tre delle feste, il Kapak Raymi, l’Inti Raymi e il Kulla Raymi, e avrebbero dovuto continuare con la quarta delle feste, il Pawkar Raymi. Negli anni si sono consolidate le relazioni con le comunità, le associazioni e fondazioni indigene del cantón Saraguro rendendo così possibile la partecipazione alle diverse celebrazioni, la realizzazione di interviste e la raccolta della memoria orale ma anche di documentazione fotografica e video.
Il percorso intrapreso nelle Ande ecuadoriane sotto la guida di Enrico Comba continuerà con la consapevolezza che i suoi insegnamenti e la sua grande umanità saranno la linfa vitale da cui trarre costante ispirazione per il futuro.
Per il mondo accademico e per il CeSMAP di Pinerolo la sua prematura dipartita genera un vuoto incolmabile, sia dal lato umano che scientifico.
Enrico Comba ci ha lasciati; la lunga e coraggiosa lotta contro il covid-19 lo ha visto soccombere al malefico e contagioso virus che tanti lutti sta provocando in questa triste primavera 2020. Se ne è andato silenziosamente, in punta di piedi, senza che gli amici potessero salutarlo per l’ultima volta, lasciandoci il suo dolce sorriso, la sua lieve ironia, la sua squisita e gentile disponibilità. Da sempre legato alla sua Pinerolo e agli amici del CeSMAP, come non ricordare gli incontri con lui nel suo studio presso il Campus universitario Einaudi di Torino per discutere insieme i progetti che coinvolgevano il CeSMAP e l’Università: dalle mostre, ai congressi e alle conferenze; incontri che si sono fatti più frequenti in occasione del Congresso Internazionale Neanderart2018 che ha radunato studiosi di archeologia e antropologia provenienti da tutto il mondo e di cui stava curando in questi mesi la messa a punto degli atti conclusivi; e non faceva mancare la sua presenza a Pinerolo negli incontri di formazione degli studenti e neolaureati che formano l’ossatura della Sezione Didattica del CeSMAP, oltre che nelle riunioni del Consiglio Direttivo.
Il vuoto che la tua scomparsa ci procura è grande ma vogliamo dirti con tutto il cuore: grazie Enrico per quanto ci hai dato e ci hai lasciato in sapienza ed in bontà d’animo.
La Direzione e lo Staff del CeSMAP, 17 Aprile 2020
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Enrico Comba (Pinerolo, 26 August 1956 – Saluzzo, 17 April 2020) was an anthropologist and historian of religions, professor of the anthropology of religions at the University of Turin, Director of the Civic Museum of Archeology and Anthropology of Pinerolo and co-Director of the Archaeological-Anthropological Mission of the CeSMAP / University of Turin in Ecuador.
We met Enrico when, as a young university student, he had presented himself to the CeSMAP, Center for Studies and Museum of Prehistoric Art, with the intention of collaborating with us, especially in the field research of Rock Art in the Western Alps. He then worked at the “Alliaudi” Civic Library in Pinerolo while continuing his studies. Enrico Comba graduated on March 12, 1982 in Literature, where he enrolled on 9/18/1975, with the thesis: “The dance of the sun. Symbolic structure and religious continuity in a ritual of the Indians of the North American plains “; Supervisor Prof. Giovanni Filoramo.
Subsequently, after graduating, he perfected his cultural training with Professors Francesco Remotti, for Anthropology, and Giovanni Filoramo for the History of Religions. Thought sometimes felt to be quite distinct Comba sought to associate, these disciplines. He recognized the importance of the studies of Claude Lévi-Strauss, the great anthropologist-philosopher who in the twentieth century expanded the horizon of anthropology by linking it to the study of the linguistic and mental structures of men in different societies. However Comba felt that Lévi-Strauss’s structuralism as an anthropological method of investigation had in no way displaced the socio-anthropological-social of Sir Edward Evans-Pritchard. One of the latter’s assistant, Michael Singleton, professor of anthropology in the Catholic University of Louvain, became a friend a colleague of Enrico, being invited to CeSMAP, Pinerolo and to Turin University for conferences and seminars.
Comba has dedicated his studies to the analysis of religious systems and in particular the mythological beliefs of Native American peoples – the subject of field research in the United States. With CeSMAP and Dario Seglie he went to study in the States and, with the help of Herman Bender, Director of the Anwakan Center in Fond-du-Lac, Wisconsin, he was in contact with representatives of the Lakota Indian tribes. In the rituals of the natives Comba discovered the conviction that these peoples have of an exchange between the human world and the world of nature, such that “the distinction between human beings and animal beings tends to disappear”, thus opening up a new dimension in the anthropological study of Nature.
Enrico Comba also dealt with shamanism and shamanic experience, becoming an authority on the matter at an international level, identifying an anthropological and historical-religious category founded on the conception of the shaman as a “knowledge mediator” capable of perceiving the things that are beyond the ordinary and from which power and authority derive. In particular, on the occasion of a mission to Siberia during an international IFRAO Congress at the University of Kemerovo, in the 1990s, the CeSMAP participants (Enrico Comba, Daniele Seglie and Dario Seglie) dedicated a month of research with Russian scholars in the immense steppe region between the Ob and Yenisei rivers which descend from the Altai chain. In these lands live many populations who preserve the shamanic tradition, as well as presenting exceptional sites and complexes of prehistoric rock art which were the subject of an important exhibition in Pinerolo subsequently then rearranged at the Archaeological Museum of Bergamo.
Professor Enrico Comba had been gradually taking over from Prof. Dario Seglie as Director of the Civic Museum of Archaeology and Anthropology of Pinerolo, exercising his role with passion and with the skills of a distinguished anthropologist, recognized and appreciated internationally.
From 2014 to 2019 Enrico was Director of the Archaeological-Anthropological Mission in Ecuador of CeSMAP and of the University of Turin with the contribution of the MAE (Ministry of Foreign Affairs – Embassy of Italy in Quito), Coordinator Rosita Chiurazzi Morales. Under his careful guidance, the research focused initially on the study of rock art in the province of Loja in southern Ecuador. The results were revealed in Italy thanks to the exhibition “Le Terre del Colibrì. Rock Art and Peoples of Ecuador “(Pinerolo, 12 November 2016 – 19 February 2017, Church of St. Augustine) and in Ecuador thanks to the exhibition” Patrimonio Rupestre y Creación Artistica “organized by the UTPL (Universidad Técnica Particular) of Loja in agreement with the Ministry of Culture and Heritage of Ecuador.
A second line of research was consecrated to the Raymikuna, an ancient Inca festivals linked to the agricultural calendar, today recovered and reenacted by the Saraguro, an indigenous people of the Kichwa language. Field research, which took into account the social, political and religious implications, took place during three of the feasts, the Kapak Raymi, the Inti Raymi and the Kulla Raymi, and should have continued with the fourth of the feasts, the Pawkar. Raymi. Over the years, relations with the communities, associations and indigenous foundations of the Saraguro canton have consolidated, thus making it possible to participate in the various celebrations, to carry out interviews and to collect oral memory, as well as photographic and video documentation.
The path taken in the Ecuadorian Andes under the guidance of Enrico Comba will continue with the awareness that his teachings and his great humanity will be the lifeblood from which to draw inspiration for the future.
For the academic world and for Pinerolo’s CeSMAP, his untimely demise has created an unbridgeable void, both from the human and the scientific point of view.
Enrico Comba has left us. The drawnout and courageous fight against covid-19 saw him succumb to the evil and contagious virus that has causing so much mourning in this sad spring of 2020. He has gone silently, on tiptoe, without his friends being able to greet him for the last time, leaving us his slightly ironic smile, his exquisite kindness and generous availability. Always linked to his Pinerolo and friends of CeSMAP, and friends of the Great Plains of the States, his dear Lakota, how can we forget the meetings with him in his study at the Einaudi University Campus in Turin to discuss together the projects that involved the CeSMAP and the University: from exhibitions, to congresses and conferences; meetings that became more frequent on the occasion of the Neanderart 2018 International Congress which brought together archaeologists and anthropologists from all over the world and whose final documents are now being edited; his presence in Pinerolo will be missed in the training meetings of the students and recent graduates who form the backbone of the Didactic Section of the CeSMAP, as well as in the meetings of the Board of Directors.
The emptiness that your disappearance brings us is great but we want to tell you with all our heart: thank you Enrico for what you have given us and what you have left us by way of wisdom and kindness.
The Management and Staff of CeSMAP, 17 April 2020